mercoledì 25 aprile 2018

LA TORTILLA DI PATATE COME LA FANNO IN SPAGNA E COME LA FACCIO IO A FRABOSA.

La sfida numero 72 dell’MTChallenge è sulla Tortilla di Patate spagnola. Come ce l’ha insegnata Mai Esteve, la nostra catalana spumeggiante e geniale, che ha vinto il mese scorso.
La sfida è doppia perché si tratta di rifare la tortilla esattamente come va fatta, ma anche farne una versione personale, mantenendo gli ingredienti tipici ma destrutturando, rivisitando, creando qualcosa di diverso che però ricordi la tortilla in qualche modo.
Io spero di aver capito e interpretato bene questo compito.




Io mi vanto, da ligure, di fare le frittate piuttosto bene. A noi liguri dateci delle uova e qualsiasi ortaggio e ne facciamo subito una frittata. La frittata di patate è anche un piatto abbastanza tipico della mia zona. Quindi avrei dovuto essere tranquilla. 
Invece no perché la tortilla è decisamente più spessa, con molte patate e uova in una padella di medie dimensioni, quindi è tremendamente difficile da girare senza danni. In più la cottura deve essere giusta, ne troppo asciutta ne cruda, ma leggermente umida all'interno, un po’ bavosa, per dirla come la Mai.
Io credo di averla cotta un po’ troppo. Dentro è ancora umida e morbida ma fuori è molto colorata. Avrei voluto rifarla ma non c’è stato il tempo.




Per l’altra versione ho avuto ancora più difficoltà.
Perché bisognava trovare uno spunto non banale, gustoso e divertente per cucinare patate, cipolle e uova, gli ingredienti di base, senza dimenticare l’attrezzo fondamentale che è la padella. Peccato più ci pensavo più ogni idea geniale che mi veniva non mi sembrava così geniale.
Alla fine ho scelto qualcosa che mi rappresentasse un po’ e che rappresentasse anche l’MTChallenge: gli gnocchi sono il mio piatto preferito, in tutte le declinazioni, sono la cosa che mi riesce meglio e che mi tira su il morale, inoltre sono stati protagonisti di una sfida passata bellissima e che ha dato i natali a un libro altrettanto fantastico targato MTC. Poi ci sono due sfide che mi hanno entusiasmato parecchio, perché mi hanno fatto riassaporare lo stimolo della creatività, della personalizzazione del piatto, che ultimamente mi mancava: il cocktail nel piatto di Giulia e l’affumicatura di Greta.

La sfida sui cocktail in realtà l’ho saltata, mangiandomi le mani, e stavo rischiando di saltare anche questa, perché ultimamente, negli ultimi 12 mesi almeno, sono un po’ a rilento su tutto, per tanti motivi che non sto a elencare non sono al top della forma e sono sempre più incasinata. Arrivo la sera che non ho fatto nemmeno la metà di quello che avrei voluto. La domenica, unico giorno che posso dedicare ai miei esperimenti in cucina, spesso se ne va in altre faccende più impellenti.
Quindi per questa prova come al solito doveva essere buona la prima, senza possibilità di replica. Come al solito, si direbbe, come nelle ultime 10 sfide almeno.

Questa però è un po’ diversa perché da settembre l’MTChallenge cambia regole, diventa un progetto strutturato come un vero corso di cucina e da qui a giugno ci si gioca il posto in classe.
Io sono combattuta.
Da un lato voglio provarci e vorrei anche esserci, dall'altro mi rendo conto che con l’andazzo che ho preso ultimamente forse non sarebbe il caso, non renderei al massimo delle mie possibilità e questo mi dispiacerebbe molto, per me stessa ma anche per gli altri che invece si impegnano al cento per cento.
Da un lato ho bisogno di riprendermi il mio tempo, il mio blog così come era nato, per puro divertimento senza vincoli o impegni da rispettare, standard da raggiungere, dall'altro ho voglia di fare qualcosa di nuovo, stimolante e che mi arricchisce sicuramente, in compagnia di belle persone.

Nel cercare di rompere gli indugi e fugare i dubbi, ho rotto uova per preparare la tortilla. Tante uova. Soprattutto per la versione “creativa”. Perché non mi riuscivano come volevo io. Infatti ho provato anche due versioni diverse.
Quella che alla fine ha convinto di più la prova palato è stata questa. E' anche quella che presenta meglio. L'altra sembra un po' un incidente stradale tra un camion di patate e uno di uova. Buona neh, ma necessita di un po' di studio in più.






Gnocchetti di patate croccanti con cipollotti spadellati alla Sangria e tuorlo pochè leggermente affumicato.

Ingredienti per 4 persone.
Per la Sangria:
due bicchieri di vino rosso fruttato tipo Lambrusco o Freisa,
una spruzzata di Brandy,
due fette di arancia e due di limone,
mezza mela a cubetti,
una grattata di noce moscata e un pizzico di cannella.

Mescolate tutti gli ingredienti e lasciate riposare almeno un’ora al fresco.

Per gli gnocchi:
600g patate lessate e spellate,
200g farina,
1 albume leggermente montato,
½ cucchiaino di bicarbonato,
olio d’oliva,
sale, noce moscata.

Schiacciate le patate, insaporitele con della noce moscata grattugiata, unite l’albume semi montato, la farina e il lievito. Impastate velocemente e ricavate tanti piccoli gnocchetti. Disponeteli su dei vassoi leggermente infarinati e teneteli al fresco.


Per cipollotti:
4-5 cipollotti di Tropea freschi,
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva,
2 bicchieri di Sangria,

Affettate i cipollotti finemente a rondelle, rosolateli in padella nell’olio caldo, bagnateli pian piano con un bicchiere di Sangria e fate cuocere 10 minuti, aggiustate di sale. Sgocciolate i cipollotti e tenete in caldo.
Versate il resto di sangria nella padella e fate ridurre della metà a fuoco basso.

Tuorli pochè leggermente affumicate.
4 tuorli,
un pugno di riso integrale,
1 cucchiaio di tè nero,
1 cucchiaino di zucchero di canna
un cucchiaino di timo, maggiorana ed erba cipollina tritata,
scorzette di arancia e limone,
bucce di mela,
un pizzico di noce moscata e cannella.

Fate un cartoccetto con la stagnola con tutti gli ingredienti eccetto i tuorli. Mettetelo in una pentola con sopra un cestello per la cottura a vapore, incoperchiate e accendete il fuoco, aspettate che si crei il fumo e riempia bene la pentola.
Nel frattempo mettete ogni tuorlo in un pirottino di stagnola (quelli per le tortine) foderati di carta forno leggermente unta d'olio d'oliva e cuoceteli a bagnomaria o vapore per 2 minuti circa. Deve essere quasi sodo fuori ma cremoso dentro. 
Passati i due minuti mettete i pirottini nel cestello all'interno della pentola per affumicare. Chiudete subito il coperchio e spegnete il fuoco. Lasciate affumicare per 10 minuti. Servite subito.

Allestite il piatto.
Calate i gnocchi in acqua bollente salata e prelevateli con la schiumarola appena salgono a galla, metteteli nella padella con poco olio caldo e fateli rosolare bene da tutti i lati.
Disponete gli gnocchi nei piatti con accanto le cipolle e un po’ del loro fondo di cottura.
Completate con un tuorlo. Servite subito.






Le uova marinate e affogate (Ovvero l'incidente fra camion di cui sopra).
4 tuorli d’uovo,
sale, pepe,
Sangria.

Mettete ogni tuorlo d’uovo su un foglio di carta trasparente per la cottura a bagnomaria, condirlo con sale e pepe e un cucchiaino di Sangria. Chiudete il sacchetto con uno spago, fate lo stesso per ogni tuorlo. Mettete i pacchetti in un vassoio in frigo per una mezzora. Cuocete le uova nei sacchettini in acqua bollente per 2-3 minuti.
Aprite delicatamente il sacchettino per non rompere il tuorlo che deve essere leggermente cotto in superficie ma liquido all’interno.
Avendolo marinato con il vino, rosso l’aspetto non è un granché (questo si che è un eufemismo) ma il sapore è davvero particolare e gustoso.





Per la Tortilla di Patate tradizionale spagnola riamando direttamente alla ricetta di Mai, è inutile che la riscriva perché l’ho fatta esattamente come l’ha insegnata lei, almeno ci ho provato. Io ho solo adattato le dosi a una teglia di circa 24cm di diametro e ho aggiunto un tocco ligure unendo all’impasto della maggiorana, timo, e qualche fogliolina di salvia freschi di vaso.
L’ho servita con della misticanza e zucchine trombette  sott’olio fatte l’estate scorsa dalla mia mamma. Anche se sono di una semplicità imbarazzante, questa ricetta ve la do lo stesso.





Per le zucchette sott’olio:
zucchette fresche,
aceto di vino bianco,
vino bianco secco,
sale grosso,
olio extravergine d’oliva,
aglio fresco,
peperoncino secco,
pepe in grani,
alloro e rosmarino.

Pulite e affettate le zucchette a rondelle, sbollentatele per un paio di minuti in acqua leggermente salata acidulata con un bel bicchiere di aceto e uno di vino bianco.
Scolatele e lasciatele asciugare su un telo pulito.
Sbollentate nell’aceto anche qualche spicchio d’aglio.
Distribuite le zucchette nei vasi di vetro ben puliti e asciutti riempiendoli bene, un ogni vaso mettete anche uno spicchio d’aglio, un pezzetto di peperoncino, qualche grano di pepe, una foglia di alloro e un rametto di rosmarino.
Coprite tutto con l’olio d’oliva. Chiudete bene e lasciate al fresco per un giorno, dopodiché rabboccate l’olio che si sarà assorbito. Inserite sotto il coperchio uno di quei cerchietti di plastica che tengono gli alimenti ben sommersi nell’olio.
Chiudete bene e tenete al fresco e al buio.




4 commenti:

  1. Quante golose tapas in un unico post..ho una fame che non ti dico :-P

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    1. Ciao Consuelo 😘 grazie per essere sempre così carina con me. Non so come fai a far tutto. Hai energia da vendere 👍🏻😄❤️

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  2. ma così non vale: due versioni della tortilla creativa, con quegli gnocchetti (devo provare il bicarbonato: mai usato!) spadellati e quelle cipolle alla sangria che sono già due golosità di per sè, e gli esperimenti con le uova che a me sembrano tutto fuorché incidenti. Mo' mi tocca replicarli entrambi, per scegliere...

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  3. se lo chiami inceidente fra cmion, prendo l'autostrada con te, la prossima volta. Fantasia al galoppo, come sempre quando ci sei di mezzo tu, che sei capace di escogitare solutzioni a dir poco sorprendenti, come questa cipolla con sangria. Non so quanto sia immediato il riferimento alla tortilla (è l'osservazione che ho fatto a tutti voi creativi, quando vi parte l'embolo non ce n'è per nessuno, neppure per il regolamento :) ma avercene, di neuroni cosi...

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