mercoledì 21 settembre 2016

FRITTELLE DI PATATE PER IDEA MENÙ.

Il menù di oggi, che vi propongo insieme alle mie amiche blogger Consuelo, Carla e Linda, è dedicato al rientro a scuola.
Rientro a scuola per gli studenti di ogni età e rientro alle normali attività lavorative e non, per gli adulti.
Settembre segna un po’ l’inizio di un nuovo anno, forse più che Gennaio, per questi motivi.
Si arriva da una stagione dove ci si poteva permettere di indugiare di più all’aperto, anche a tarda serata, i ritmi erano più lenti nonostante magari non si fosse proprio in ferie.
Adesso si inizia con la vita frenetica che, per chi ha figli in età scolare, significa far combaciare orari, correre in lungo e in largo dietro ai compiti, attività pomeridiane e possibilmente riuscire anche a dare un senso compiuto alla casa.
Bambini e ragazzi stanno faticosamente riprendendo i libri in mano.





E qui mi permetto di aprire una piccola parentesi: è mai possibile che un ragazzino di 12 anni di seconda media debba andarsene in giro con uno zaino pesante che neanche un alpino avrebbe ragione di portare? 
Perché per ogni materia ci devono essere minimo 3 libri?
E perchè se è vero che servono tutti e tutti contemporaneamente pena la ghigliottina se ne dimenticano uno a casa, poi alla fine dell'anno ne avranno usati si e no una piccola parte mentre saranno sommersi da fotocopie?
Senza contare tutto il materiale di tecnologia, arte, musica, educazione fisica che richiede quasi sempre cartelline e zainetti a parte?
Tutto utilissimo per carità, non discuto, ma ridimensionare un tantino, no?
Oggi lo zaino di mio figlio pesava 11 chili. Ma si può?
Non sono ragazzini che si stanno istruendo, sono piccoli portatori Sherpa che si allenano per una spedizione himalayana.
Per “festeggiare” tutto ciò occorre qualcosa di sfizioso che metta d’accordo tutti.
Frittelle. Ovvio.
Il fritto mette tutti d’accordo.
In fondo si dice che fritta è buona anche una suola di scarpe.
Figurarsi se racchiusa dentro a una golosa pastella.
Tra l’altro le frittelle si possono fare  in tempi molto brevi perché non richiedono un lungo riposo e nella preparazione ci si può far aiutare anche dai più piccoli.
Loro possono sbattere le uova, con farina e quant’altro e noi prepariamo la verdura.
In Liguria le frittelle, i frisceü, sono per lo più estive, perché nella pastella di uova e farina finiscono soprattutto verdure ed erbe aromatiche fresche.
In Piemonte forse sono più invernali, parte integrante del sontuoso Fritto Misto Piemontese, le maiuscole ci vogliono perché il Fritto in questione è composto da non meno di 20 pezzi diversi ed è quindi un piatto molto impegnativo, anche da digerire.
I frisceü della mia infanzia erano con la pastella gonfia e soffice, ma con i bordi dorati e croccanti, che racchiudeva pezzetti di verdure, di solito fagiolini o zucchine e maggiorana fresca. A volte la nonna o la zia mettevano le patate e le cipolle, fatte prima dorare in padella.
Anni fa ho scoperto delle frittelle di patate e cipolle grattugiate crude, tipo i Rösti, ma legati da uova sbattute. Qui la pastella è ridotta al minimo indispensabile per legare il composto.
Ho subito cercato di replicarle. Cercando maggiori informazioni ho scoperto che queste frittelle sono i Laktes di patate, un piatto ebraico che si prepara per Hannukah, la festa delle luci, dove è tradizione mangiare cose fritte.
Devo dire che anche in questo caso ho trovato ricette molto diverse tra loro sebbene gli ingredienti principali siano le patate e le uova. Già a partire dalla proporzione di questi due.
Poi c’è chi mette più cipolla, chi meno, chi non ne mette affatto, chi amalgama con poca farina, chi di più, chi niente del tutto. In alcune c’è un pizzico di lievito, in altre no.
Yotam Ottolenghi nel suo Jerusalem ne riporta una versione ancora più ricca di sapori e profumi, forse una ricetta di famiglia.
Inoltre pare ci siano ricette simili in Trentino e Friuli, forse per l’influenza gastronomica ricevuta dall’Europa dell’est dove c'erano molte comunità ebraiche.
In pratica come al solito un bel ginepraio.
Io alla fine ho utilizzato una vecchia ricetta ormai collaudata più volte, trovata su un giornale anni fa e copiata su un mio quadernetto. Non ho segnato il nome del giornale e quindi non posso dichiarare la paternità della ricetta, all’epoca non avevo nemmeno il blog e non pensavo minimamente annotare anche queste cose. Per cui se qualcuno riconosce o sa da quale rivista ho copiato la ricetta, me lo faccia sapere che inserisco subito l’informazione.
Per il momento in fondo all’articolo troverete alcuni siti che parlano di queste frittelle ebraiche.
Prima però vi presento l’intero menù con le proposte delle mie tre amiche:











Frittelle di patate grattugiate o laktes.

3 patate medie,
2 uova medie,
½ cipolla o 2 cipollotti freschi,
2 cucchiai di farina rasi,
un pizzico di sale e pepe,
olio per friggere.

Sbattete le uova con la farina, il sale e il pepe in una ciotola.
Pelate le patate e grattugiatele nella grattugia a fori grossi, tritate finemente anche la cipolla. Versate tutto nella ciotola della pastella e mescolate bene.
In una larga padella scaldate abbondante olio di semi, friggete il composto a cucchiaiate facendolo dorare bene da tutte e due i lati.
Fate sgocciolare le frittelle su carta assorbente e servitele ben calde.
Io le ho accompagnate con pomodorini e formaggio spalmabile tipo robiola di capra.




Fonti:





4 commenti:

  1. Non faccio commenti sugli zaini. Non ho figli ma vedo i bimbi che vanno a scuola dalla finestra e provo un moto di rabbia incontenibile. Del resto anche la mia cartella pesava un sacco (e parlo di tempi ...non sopsetti) Le frittelle ce le meritiamo comunque tutti, proprio perché se non altro corriamo come matti! Un bacione

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  2. Frittelle meravigliose. Chissà che sfiziose, credo che ogni scolaro di ritorno dai primi giorni di scuola ne vorrebbe trovare a tavola a bizzeffe!! Sugli zaini non mi pronuncio.. nemmeno io ho figli ma mi ricordo bene come erano i miei zaini. Sono sempre stata minuta e mi ricordo che portavo di quei pesi che mi spaccavano la schiena. No, non è giusto. Io credo che si possa trovare una soluzione diversa, perchè obbligare dei bambini a portare 11 kg di peso sulla schiena è quantomeno assurdo!! Un abbraccio!

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  3. Finalmente riesco a venire a gustarmi questa golosissima ricetta..complimenti Manu, come sempre sai come prendermi x la gola :-P
    A presto <3

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