martedì 27 gennaio 2015

HAPPY BIRTHDAY ALE

Oggi è il compleanno di un’amica, Alessandra.
Amica di web, di blog, di social network e compagna di avventura in questo mondo di pazzi e golosi impenitenti che è l’MTChallenge, di cui è ideatrice e coordinatrice.
Quindi è anche la principale responsabile di tutte le nostre paturnie culinarie mensili, con annesse tragedie dell’assurdo familiari, negozianti portati all’esasperazione, allestimenti di set fotografici al limite del surreale, minacce di divorzio, figli che vogliono trasferirsi in collegio “almeno li non si deve aspettare le fotografie per mangiare che neanche a un matrimonio!!”, ma anche riappacificazioni davanti a una nuova ricetta sperimentata con successo.
È anche colei che ci ha trascinato con entusiasmo nella splendida avventura dei libri dell’MTC.
Purtroppo non ho ancora avuto il piacere di conoscerla personalmente. Per ora.
Non voglio fare un post melenso e magniloquente.
Non ne sono capace, non è nella mia natura e forse non so nemmeno se lei lo apprezzerebbe davvero. Per quel poco che ho potuto capire di lei.
Anche perché lei è ligure come me e se questo conta qualcosa allora vuol dire che è una donna pratica, diretta, poco avvezza alle smancerie.
Più portata a una sana ironia, che tutto purifica e niente risparmia.
Ironia che per i liguri come me non significa sempre nella battuta aperta e vivace di un romano o di un toscano, a volte è solo una mezza parola, un mugugno, un’alzata di sopracciglio, ma c’è dentro tutto, non serve aggiungere altro.
Quindi da donna diretta e franca non posso dire che siamo amiche, almeno non nell’accezione tipica del termine: non ci siamo mai viste ne parlate direttamente se non attraverso il PC e in tempi abbastanza recenti. Della sua vita e della sua famiglia conosco solo quello che lei ci racconta nel blog.
Però ho trovato una bella affinità di pensieri, gusti e modi di fare.
E questo il più delle volte basta e avanza per farti considerare amica una persona.
Anche perché a volte l’amicizia passa per vie traverse. Si rivela la dove uno non si aspetta.
Basta una parola detta al momento giusto. Una frase. Un incoraggiamento.
Per festeggiare il compleanno della Ale, tutti i membri della community dell’MTChallenge si sono organizzati in un party virtuale. Anche e soprattutto cucinando qualcuna delle sue ricette.
Io ho pensato di fare i canestrelli salati all’acciuga che lei aveva postato due o tre anni fa sul blog Menù Turistico, dal quale è nato poi l’MTChallenge.
Dopo qualche periodo in cui si limitava a “tramare nell’ombra” ha ripreso a postare meravigliose ricette con un blog tutto suo: “An old fashioned lady”.
C’erano un sacco di ricette tra cui scegliere, molti dolci, forse più adatti a un party.
Invece io ho scelto qualcosa di salato. Perché io preferisco il salato.
Perché adoro la pasticceria salata.
Perché questi biscottini li avevo già preparati varie volte in tempi non sospetti, quando cioè non avevo ancora il blog ma ero una semplice navigatrice. 
Ma anche perché l’altra sera avevo ospiti a cena e come aperitivo sono da “porca figura” assicurata, in più sono facilissimi e velocissimi da fare  e si possono preparare anche il giorno prima. 
Che volete farci sono ligure, pratica ed essenziale sino al midollo.
Ovviamente non ho resistito e ho dovuto modificare la sua ricetta. Ma di poco.
Del mio ci ho aggiunto solo i pinoli, che stanno a un ligure come i ciccioli a un emiliano. 
Secondi solo al basilico. E se avessi avuto anche quello …


Disegno di Mai Esteve



 





Canestrelli salati con acciughe e pinoli.

Ingredienti per circa 30 canestrelli:
130g farina 00,
100g burro,
50g parmigiano grattugiato o grana,
30g pinoli,
2-3 acciughe sotto sale (io 2 cucchiaini di pasta di acciughe),
qualche goccia di succo di limone.

Frullate finemente i pinoli. Se usate le acciughe sotto sale sciacquatele bene sotto l’acqua fredda e tamponatele con un pezzo di carta assorbente, poi riducetele in poltiglia il più possibile omogenea eliminando ogni traccia di lische. Io ho usato la pasta di acciughe. Mescolate i pinoli alla farina, unite il burro freddo  a pezzetti e iniziate a lavorali velocemente formando delle grosse briciole. Unite tutti gli altri ingredienti e impastate il più rapidamente possibile, unendo se occorre pochissima acqua fredda, giusto un cucchiaio o due.
Bisogna cercare di lavorare il meno possibile la pasta altrimenti si brucia il burro …
… ora io questa cosa ve la dico come da manuale, come viene costantemente riportata in ogni rivista, libro e trattato di cucina che si rispetti ma sinceramente mi è sempre sembrata una raffinatezza per iniziati, un abracadabra tanto per farla un po’cadere dall’alto. Io non ho mai visto la pasta prendere fuoco per autocombustione spontanea se maneggiata troppo. Tutt’al più potrebbe ammorbidirsi troppo l’impasto ma tenendolo un po’ di più nel frigo ritorna bello sodo come deve essere. E vi posso assicurare che al momento dell’utilizzo e all’assaggio non è che ci sia tutta sta differenza. Ma magari io non ho un palato così raffinato.
Anche perché è piuttosto vago il concetto di lavorazione rapida e veloce: dipende dall’ umidità della farina, se il burro è troppo freddo, se ci sono altri ingredienti liquidi.
Inoltre un po’ la si deve lavorare, non possono certo rimanerci grumi di burro o di altre cose.
Ma certamente più la si manipola e più si scalda e diventa tutta appiccicosa e molliccia col rischio di dover aggiungere troppa farina e farla poi rimanere secca e gommosa in cottura.

Insomma voi lavoratela il meno possibile, appena avrete una bella pasta liscia, omogenea e compatta smettete, avvolgete tutto nella pellicola per alimenti e mettete in frigo per almeno mezz’ora. Ma si può lasciare in frigo la pasta ben sigillata anche per qualche ora così se dovete preparare un po’ di cose per la cena  vi potete organizzare con i tempi.
Se la pasta fosse davvero troppo molle, aggiungete pochissima farina e compattatela alla bell’è meglio. Mettetela nel frigo, nella pellicola per una ventina di minuti, poi stendetela col mattarello e ripiegatela per tre o quattro volte. Richiudete nella pellicola e via in frigo fino al momento dell’utilizzo, comunque ancora una mezz’oretta.
Senza tanto stress. Non si incendia il frigo, tranquilli.
Fine della parentesi tecnico-puntigliosa.

Ora stendete la vostra bella pasta sulla spianatoia leggermente infarinata a uno spessore di circa 4mm. Con degli stampini per biscotti ricavate i frollini che adagerete sulla placca coperta di carta forno. Non hanno lievito, quindi in cottura crescono pochissimo ma voi lasciateli un po’ distanziati fra loro comunque.
Consiglio di tenere la teglia in frigo ancora 15-20 minuti. Così anche se nel formare i biscottini, ritagli compresi, la pasta si fosse ammorbidita troppo, ecco che ritorna bella e compatta.

Infornate a 180° per circa 10-12 minuti, forno statico. La placca deve essere posta nel ripiano centrale. Togliete dal forno appena i biscotti iniziano a dorare in superficie. Lasciateli raffreddare completamente prima di toccarli: subito saranno ancora morbidi e sembreranno crudi, ma raffreddandosi diventano belli croccanti e friabili.






BUON COMPLEANNO ALESSANDRA!

5 commenti:

  1. il tuo è stato uno dei primi post che ho letto- e uno degli ultimi, ai quali rispondo. Il perchè, lo lascio a quei silenzi così densi di parole di cui noi Liguri siamo maestri, e che tu hai così ben descritto nelle righe di introduzione. Mi limito a dirti che è tutto reciproco, ma veramente tutto, a partire dall'ammirazione sincera per la tua bravura, che si vena di simpatia ogni volta che leggo i tuoi interventi,così intelligenti, così puntuali, così capaci di centrare il bersaglio, con lo stile che ho imparato a riconoscere, in questi mesi (o forse anni) di frequentazione virtuale- e per finire con l'attesa di una buona stella che faccia incontrare due strade così vicine eppure così lontane. grazie, per avermi fatto sentire una persona speciale :-)

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  2. Buon compleanno anche qui, Ale!
    Brava Manu, buonissimi!
    :*

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  3. Un'idea deliziosa e unica questi canestrelli salati, complimenti!!!!!

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  4. Buonissimi questi canestrelli Manu, sei stata molto brava. E anche i canederli alla ligure, qui sotto sono un piatto delizioso, bacioni e buon we

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